Perchè la vita merita di essere raccontata

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Hai una richiesta di amicizia

Se siamo amici, è come se ci prendessimo cura entrambi di una piantina. La innaffiamo quando ha sete, la mettiamo al riparo quando ha caldo. Teniamo il terreno sgombro intorno a lei perché non crescano le erbacce. Nel farlo non ci chiediamo se, con il tempo, quel germoglio diventerà un fiore, un arbusto o un albero. Ciò che ci rende felici è sapere che, se uno di noi due un giorno non potrà portare l’acqua per dissetarla, sarà l’altro a farlo. Non ci sarà arsura capace di ucciderla. Cos’è infatti l’amicizia se non un’attenzione paziente e amorosa alla vita dell’altro?

Susanna Tamaro, Il tuo sguardo illumina il mondo

L’amicizia è cura, come una piantina da innaffiare e riparare, custodire e proteggere. E’ sicurezza che l’altro – in virtù di questo nobile sentimento – ci sarà sempre, soprattutto nel momento del bisogno; la vera amicizia non teme arsura, probabilmente neanche le distanze, seppur necessita di una minima presenza.

Eppure ogni tanto i social per definire dei contatti che avvengono tra persone usa l’espressione “amicizia”, “hai una proposta di amicizia in arrivo”… Un termine assolutamente fuori luogo: quelle che noi definiamo amicizie social li definirei più “contatti” o “followers”. Dietro una richiesta di amicizia può nascondersi chiunque: una persona ben intenzionata così come qualcuno che vuole infiltrarsi nella vita degli altri per ficcare il naso, cercare una traccia non ben identificata, soddisfare una curiosità morbosa. Certe persone che non hanno la mia stima non voglio essere “amico”, neanche sui social.

Bisognerebbe ridare dignità ad un termine così bello. “Ti richiedo l’amicizia” non può funzionare, perché la vera amicizia è altro. Ultimamente ho sperimentato gesti di amicizia molto belli, così come qualche delusione nella vita reale e non sui social. Evidentemente non erano amici.

Un vero amico non ti cerca sui social: nella vita reale – l’unica per la quale dobbiamo spenderci – non c’è il giudizio, piuttosto al cura, la protezione, il perdono.

La perfetta (e perduta) letizia

“Vi è perfetta letizia quando riusciamo a vincere noi stessi, il nostro desiderio di possedere doni che non ci appartengono perché appartengono a Dio, quando abbandoneremo le nostre insicurezze, le nostre vanità, la nostra presunzione.

È perfetta letizia sapersi amati comunque e per questo più forti di ogni difficoltà.

È perfetta letizia saper vedere la luce anche nel buio più grande. È un grande insegnamento mistico e spirituale. Insomma, viviamo la più grande tristezza quando abbiamo paura di cambiare perché abbiamo paura di perdere ciò che pensiamo sia, illudendoci, la felicità” (card. Zuppi – Walter Veltroni, Matteo Zuppi – Non arrendiamoci)

Paura di cambiare, è il rischio di colui che cerca la felicità ancorandosi alle sue certezze. La perfetta letizia la immaginiamo in una Spa, in un’isola tropicale o magari davanti ad un conto in banca con tanti zeri. Non voglio fare il mistico, i beni terreni fanno piacere, non mi credereste se anche io non avessi un desiderio materiale nel cuore. Non è questa però la perfetta letizia, di sapore francescano ma in questo caso evocata dal car. Matteo Zuppi.

Aneliamo a desideri che non ci appartengono, appartengono a Dio come l’amore che riceviamo dalle persone che ci circondano. In fondo per arrivare alla perfetta letizia la strada non sembra così impervia.

Un sito tutto nuovo

C’è bisogno ogni tanto di ridare forma a ciò che che è nostro: ripensare, rivedere, aggiornare, dare una veste nuova. Lo facciamo con il guardaroba, con i luoghi in cui abitiamo, ma anche nelle relazioni umane, nei rapporti di lavoro e nel modo di trascorrere il tempo libero si sente ogni tanto la necessità di ripartire con uno slancio nuovo. Dopo diciannove anni era necessario questo restyling anche per il mio sito, uno spazio che in questi lunghi anni mi ha dato la possibilità di tenere un contatto con le persone, raccontare e condividere idee, pensieri, emozioni e materiale didattico. Nato quando ancora i social non esistevano, per un lungo tempo ha rappresentato uno spazio virtuale che non ha perso di vista il suo obiettivo, che si racchiude nel sottotitolo: “la vita merita di essere raccontata”.

Era il tempo di una bella rinnovata, abbandonare una grafica e una veste ormai obsoleta, dare un volto moderno e più vicino ai generosi lettori che vorranno dar seguito a queste pagine.

L’immagine che fa da sfondo a questa nuova veste grafica riassume un po’ il mio punto di vista: due gruppi di libri, a destra e a sinistra, con al centro un’immagine sfuocata. La realtà che noi intravediamo vede una luce attraverso la lettura. Sono i libri ad offrire la possibilità di trovare una sponda alle nostre inquietudini ,attraverso i punti di vista di tanti scrittori che mettono la propria umanità nelle pagine di carta.

Mi piace sottolineare in questo primo articolo del nuovo sito, l’importanza di chi mi ha aiutato per realizzarlo. Un grazie di cuore va all’amico Riccardo che con competenza e generosità mi ha guidato e supportato in questo processo di rinnovamento e ammodernamento. Un gesto di grande amicizia a cui sono immensamente grato. Ai grandi risultati è sempre bello arrivare insieme.

Buona lettura a voi tutti.

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