“I genitori non devono rendere schiavi i figli e fargli pensare quello che vogliono loro. E noi…. noi figli…. dovremmo essere come calamite, capaci di attaccarci ai genitori ma anche staccarci al momento giusto”.
Luigi, 9 anni
Ascolto sempre volentieri le idee dei bambini, è il modo migliore per imparare da maestro. In classe – su sollecitazione del libro di testo – parlavamo di come poterci liberare dalle nostre schiavitù. Alcuni bambini hanno parlato della schiavitù derivante dall’uso della tecnologia, mentre Luigi ha pensato di spostare il discorso su un tema educativo. Insolito per un bambino, generalmente sono discorsi da educatori.
“Noi figli dobbiamo essere come calamite, capaci di attaccarci e staccarci dai genitori al momento giusto”. Nel suo ideale ci sono dei genitori che sappiamo lasciare liberi i figli dai loro condizionamenti mentali ricalcando probabilmente l’impronta educativa che i suoi genitori hanno messo in atto.
La metafora dei figli calamita è davvero interessante e merita una riflessione. Più che calamite oggi vedo dei figli ibernati, poco inclini a pensare, a sacrificarsi e riflettere. Le relazioni umane di cui si nutrono sono sempre più logore e di scarsa qualità, con poco tempo e dedizione, da qui la fragilità e l’incertezza. La calamita sa dove attaccarsi e dopo una piccola sollecitazione riesce a staccarsi: dovremmo farci ispirare – come educatori e genitori – da questa immagine. Se non esponiamo i nostri figli alla vita proteggendoli da tutto, se non permettiamo loro di inciampare, perdersi, cadere, restare delusi rischiamo di avere dei deficienti totali… altro che intelligenza artificiale!
Qualche giorno fa mi è capitato di spiegare a due ragazzi di 20 anni – in momenti diversi – un semplice tragitto da effettuare con la macchina. Mentre tentavo di descrivere loro il percorso, vedevo i loro sguardi persi e i loro pensieri assenti. Alla fine, entrambi, mi hanno detto “vabbè, dammi la posizione che ci arrivo con il navigatore”. La pigrizia di pensare ha preso il sopravvento su ogni tipo di stimolo e aspirazione ad imparare.
I figli calamita sono quei figli, come Luigi, che intravedono e sperano di potersi staccare dai genitori al momento giusto, avendo inseguito le proprie idee e veder realizzati i propri sogni.