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PASQUA ORTODOSSA

Maggio 5

Al centro di questa festività c’è la risurrezione di Cristo, anticipata da dodici settimane di preparazione in cui i fedeli vengono invitati alla penitenza, al perdono, alla riconciliazione, preghiera, digiuno, elemosina e studi di approfondimento. La festa è un’esplosione di gioia che attingono a tradizioni antiche. La celebrazione è simile a quella cattolica, tuttavia non sempre le due festività coincidono, questo perché i due calendari (giuliano e gregoriano) calcolano il tempo da diversi punti di partenza. Per gli ortodossi la Pasqua cade la prima domenica dopo l’equinozio della primavera, mentre per i cattolici alla domenica successiva alla prima luna piena di primavera. Per gli ortodossi, la celebrazione di Pasqua rivela il mistero dell’ottavo giorno. Non è semplicemente una rievocazione storica dell’evento della risurrezione di Cristo. Secondo la Genesi, sono sette giorni della settimana, come giorni della creazione dell’universo. L’ottavo giorno invece significa l’eternità.

Il nome deriva dal greco PASCHA, traslitterata dall’aramaico che a sua volta deriva dall’ebraico PESACH (passaggio).

Vengono portati per una benedizione gli alimenti che nel tempo quaresimale sono stati evitati (carne, formaggio, il Kulitch che sarebbe un dolce a base di formaggio). Questi prodotti vengono consumati dopo la liturgia pasquale. I fedeli si scambiano uova vuote tinte di vari colori (soprattutto il rosso).

Le tradizioni della Pasqua ortodossa - CCIPU Camera di Commercio Italiana  Per l'Ucraina

Kulitch

La Pasqua ortodossa vissuta nelle case - Città Nuova - Città Nuova

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Data:
Maggio 5

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