Senza ironia e, soprattutto, senza autoironia qualsiasi difficoltà diventa un peso enorme da sopportare. A riderci su, invece, si alleggerisce anche il momento più difficile. Se non ci credete, il consiglio che vi do è di provarci: nel momento più critico di tutti, buttatela sull’ironia. Prendete in giro voi stessi, prendete in giro gli altri, sdrammatizzate” (Bebe Vio, Se sembra impossibile allora si può fare).

In questi giorni si sono sollevate molte perplessità in merito al “Ballo del qua qua” in cui si è esibito un imbarazzato John Travolta. Senza entrare nel merito dell’opportunità artistica, ammetto di avere avuto qualche perplessità sull’improvvisazione di tale esibizione (dubito che un nome di quel tipo possa essere oggetto di qualsiasi iniziativa a sua insaputa). Vista in diretta mi sembrava un’esibizione piuttosto divertente, quasi autoironica.

Eppure pare che nessuno lo abbia capito, Travolta per primo, canzonato (è il caso di dirlo!) dai suoi stessi colleghi, silurato dalla critica. Peccato, sarà che viviamo in un tempo dove pochi capiscono l’autoironia.

Le parole di Bebe Vio, campionessa di sport di umanità, sono un tesoro prezioso per tutti, non solo per John Travolta che avrebbe potuto farci una risata liberatoria, in cui anche l’evidente difficoltà poteva essere superata con classe, ironia e autoironia.

Sdrammatizzare così può diventare un grande gesto da Oscar.