Me lo ricordo quell’insegnante. Sì, me lo ricordo perché un vero insegnante sa in-segnare una vita e quel tocco magico non se ne va più.
Me lo ricordo quell’insegnante che, poco più che bambino, mi affascinò con il carisma, perché solo quelli veri hanno carisma.
Me lo ricordo quell’insegnante che un giorno perdonò una mia acerba ingerenza: solo quelli veri sanno mettere davanti la gentilezza e la dolcezza.
Me lo ricordo quell’insegnante che metteva al primo posto i suoi allievi, mai se stesso. E’ dote rara di chi si sente al servizio e mai servito.
Me lo ricordo quell’insegnante che mi ha accompagnato per lunghi anni della mia vita, ascoltandomi, rispettandomi e aprendo il suo cuore.
Me lo ricordo quell’insegnante che, una volta cresciuto, riuscì a trasformare l’insegnante in un amico, perché le differenze di età le persone vere non le calcolano proprio.
Me lo ricordo quell’insegnante che tornò ad insegnarmi, una volta cresciuto, con la stessa passione e carisma di un tempo: anche se un po’ arrugginito un vero maestro non perdere mai lo smalto per ciò che ama.
Me lo ricordo quell’insegnante che mostrò i suoi punti deboli dell’anima, perché sapeva essere uomo prima che qualsiasi altra cosa.
Me lo ricordo quell’insegnante che ho accompagnato fino alla partenza da questa terra; insieme c’erano i suoi allievi perché un vero maestro unisce e riunisce.
Me lo ricordo quell’insegnante. Certo che me lo ricordo perché ho avuto l’onore di essergli al fianco.
Me lo ricordo quell’insegnante portandolo con me ogni giorno, nella speranza di essere solo una briciola della sua grandezza.
Me lo ricordo quell’insegnante perché persone così toccano una vita e segnano un’esistenza.