L’arte va trattata con cura, merita il contesto idoneo per essere apprezzata in pienezza. L’abbiamo strapazzata a tal punto da trasformarla in un genere di facile consumo.

Con un cellulare possiamo ascoltare musica mentre siamo in treno, in aereo o in mezzo ad una piazza; con lo stesso mezzo possiamo anche vedere un film sdraiati sul letto. Un quadro o un affresco possiamo osservarli dal computer o dal tablet, per non parlare di un film, visibile da uno schermo da sei pollici fino alle moderne tv domestiche.

C’è un ambiente per ogni cosa. Sarò della vecchia scuola che la musica si ascolta con un impianto hi-fi, che la bravura di un attore va apprezzata in un teatro; il cinema è la dimensione ideale per godere di un film, fatto di immagini, musiche, luci, colori, così come una mostra ben curata è il modo migliore per godere della pittura di un quadro.

Un artista cerca con cura ciò che darà forma alla sua opera: il regista la giusta sceneggiatura; il compositore il timbro giusto di un violino; uno scrittore la parola che dà forma al suo libro; lo scultore il giusto colpo da assestare per dare vita alla sua opera.

Inutile illuderci che tutto possa adattarsi al mezzo che abbiamo a disposizione: mortifica l’artista, offenderebbe l’opera. Prendiamoci il tempo e l’attenzione per godere del bello nella sua piena espressione, non potrà far altro che arricchire l’anima.